Il progetto "Generazione valore" unisce due aspetti preziosi di Valenza.
L'uno è il motivo per cui la città è famosa: l'arte orafa. Le opere ritraggono i gioielli pensati e realizzati dagli allievi del For.Al - Consorzio per la Formazione Professionale nell’Alessandrino -. L'altro è il valore più elevato di ciascuna comunità, qualcosa su cui talvolta ci dimentichiamo di investire, soprattutto in questa epoca di difficoltà sociale: i giovani, risorsa e valore di ogni comunità.
"Generazione Valore" rappresenta la bellezza delle ragazze di Valenza - studentesse, non modelle - che si sono poste di fronte all'obiettivo in modo spontaneo e naturale. Indossano ciascuna un gioiello: richiamo esplicito all'arte degli orafi, rimando implicito alle capacità realizzative dei coetanei della scuola orafi ed espressione simbolica di quanto ogni giovane ha in sé di prezioso.
Le undici opere che compongono la serie sono state stampate in grande formato 50x70 in Lambda e montate su pannello DBond ed esposte nella mostra "Preziosa opera", Capolavori d'arte e tradizione orafa a Valenza, 14 dicembre 2014 - 25 gennaio 2015
"Preziosa Opera" - La mostra
Negli spazi di Villa Scalcabarozzi a Valenza si è svolta dal 14 dicembre 2014 la mostra "Preziosa Opera. Capolavori dell'arte e tradizione orafa a Valenza", promossa dal Comune di Valenza con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. La mostra è stata organizzata dal Centro Comunale di Cultura e rimasta aperta fino al 25 gennaio 2015, si sono riaperte così le sale del futuro Museo del Gioiello dopo il successo del 2013 con la mostra Tesori d'Arte a Valenza.
Umberto Boccioni, Filippo De Pisis, Giovanni Boldini, Domenico Induno, Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Giuseppe Pellizza Da Volpedo e Andy Warhol sono solo alcuni dei nomi scelti per illustrare il panorama artistico nel quale si è formata la tradizione orafa valenzana. Molte le opere provenienti dai musei e dai collezionisti privati che anche in questa occasione hanno messo a disposizione del pubblico un patrimonio artistico inestimabile. Il percorso espositivo si snodava da fine '800 a tutto il '900 fino alle generazioni artistiche più recenti, alternando opere pittoriche, sculture e oggetti preziosi.
“Le oltre 100 opere presenti tra dipinti, sculture e gioielli, hanno trasformato le sale di Villa Scalcabarozzi in una vera e propria Wunderkammer, una camera delle meraviglie di preziosità. Raccogliendo opere molto diverse per epoca, materiali e intenti, ed essendo, per scelta, un’esposizione non sistematica, il percorso espositivo mostra come l’arte, quando è realizzata con maestria e cura, accoglie le finalità più alte e apprezzabili della tradizione artigianale. Al tempo stesso, l’artigianato più nobile dialoga con l’arte della quale mette in pratica insegnamenti e sperimentazioni”.
In mostra, un nucleo di opere, soprattutto ritratti, tra fine Ottocento e inizi Novecento, in cui sono rappresentati gioielli, con opere - tra gli altri - di Federico Zandomeneghi, Luigi Nono, Domenico Induno, Giacomo Grosso, Giuseppe Pellizza Da Volpedo. Altre opere mostrano come l’esecuzione raffinata e la buona pittura possano rendere a pieno l’idea di un’arte preziosa, anche quando sperimenta i limiti della figurazione. Ne sono esempi le opere di Umberto Boccioni, Felice Casorati, Plinio Nomellini, Filippo De Pisis, Giorgio De Chirico, René Magritte.
La scultura è stata rappresentata, tra gli altri, da Arnaldo Pomodoro, Barry X Ball, Francesco Messina, Piergiorgio Colombara, Maïmouna Guerresi, Giuseppe Bergomi. Infine una ricca sezione è stata dedicata alle generazioni più recenti rappresentate da Maurizio Vetrugno, Nicolai Lilin, Mirta Carroli, Andrea Massaioli, Carlo Galfione, Plinio Martelli, Jessica Carrol, Emanuele Fusco, Luisa Valentini, Maura Banfo, Enrica Borghi, Carlo D’Oria, Andrea Massaioli, Michelangelo Galliani, Antonio De Luca che si sono cimentate con il tema del prezioso o con la produzione di gioielli.
L'immagine guida della mostra riassume perfettamente l’idea originale. Due capolavori dell’arte italiana (uno di Giovanni Boldini, l’altro di Luigi Nono) che guardano una studentessa del nostro Liceo artistico, fotografata dal fotografo Emanuele Fusco, che indossa un prezioso gioiello realizzato dagli allievi del corso di oreficeria del ForAl di Valenza. Passato e presente, artisti e artigiani/artisti riuniti insieme per mostrare le loro opere preziose.
All’evento espositivo ha contribuito il For.Al Consorzio per la formazione dell’alessandrino e gli Amici del Museo del Gioiello di Valenza, mettendo a disposizione documenti e testimonianze della tradizione orafa del territorio. In mostra, tra gli artisti valenzani che hanno interpretato tale tradizione: Saverio Cavalli, Mario e Pierino Maioli, Paolo Spalla, Laura Rivalta.